Esame curva glicemica per il diabete gestazionale: perché è fondamentale

Esame curva glicemica

Esame curva glicemica per il diabete gestazionale: perché è fondamentale

L’esame della curva glicemica viene utilizzato per diagnosticare varie patologie che riguardano i livelli di glucosio nel sangue, ma diventa ancora più importante per diagnosticare e monitorare il diabete gestazionale. Il diabete mellito gestazionale (GDM) è una particolare forma di diabete che inizia o viene diagnosticato durante la gravidanza e che, molto spesso, si risolve poco tempo dopo il parto.

Il Ministero della salute, riporta come il 6-7% delle gravidanze vengano complicate dal diabete gestazionale, per un totale di 40.000 donne che ogni anno in Italia soffrono di GDM. 

Se controllata, questa patologia non causa particolari complicanze, ma se non monitorata potrebbe portare a dei problemi non indifferenti. L’esame della curva glicemica risulta quindi cruciale per la diagnosi ed il controllo regolare di questa patologia.

Esame curva glicemica: cos’è e come funziona

Cos’è l’esame della curva glicemica?

L’esame della curva glicemica, noto anche come test di tolleranza al glucosio, è uno strumento diagnostico utilizzato per valutare il modo in cui il corpo regola il glucosio nel sangue dopo l’assunzione di una dose standard di zucchero.

Come funziona l’esame curva glicemica?

All’esame della curva glicemica, che solitamente si svolge la mattina, il paziente deve presentarsi a digiuno per almeno 8 ore, a questo punto viene prelevato un campione di sangue per misurare il livello di glucosio basale.

Dopo il prelievo il paziente beve una soluzione contenente una dose standard di Glucosio e da questo momento,a intervalli regolari, vengono prelevati campioni di sangue per misurare i livelli di glicemia.

Se i valori raggiungono un picco e ritornano ai livelli basali entro i tempi previsti significa che il paziente non ha il diabete gestazionale o altre alterazioni significative nel metabolismo del glucosio, in caso contrario questo potrebbe presentare una patologia legata al metabolismo di questa sostanza, come appunto il diabete gestazionale.

Le cause del diabete gestazionale

Durante la gravidanza la placenta produce diverse tipologie di ormoni che riducono l’effetto dell’insulina: per questo l’organismo materno deve produrre una maggiore quantità di insulina per regolare i livelli di zucchero nel sangue e supportare la crescita del feto. In alcune donne, il corpo non riesce a far fronte a questa richiesta extra di insulina, portando all’iperglicemia e al diabete gestazionale.

Sintomi e rischi del diabete gestazionale

Sintomi del diabete gestazionale

Nella maggior parte dei casi, il diabete gestazionale causa sintomi poco evidenti e può essere asintomatico. Si può riscontrare:

  • aumento della sete;
  • frequenza urinaria aumentata;
  • nausea e vomito;
  • infezioni urinarie (cistiti, candidosi).

È importante sottolineare che questi sintomi possono essere comuni anche in gravidanza e potrebbero non essere correlati al diabete gestazionale.

Rischi del diabete gestazionale

Il diabete gestazionale non controllato può comportare diversi rischi sia per la madre che per il feto. Alcune delle possibili complicazioni includono un maggiore rischio di sviluppare ipertensione e preeclampsia durante la gravidanza, possibili complicazioni per il bambino, come macrosomia (peso elevato alla nascita) o difficoltà respiratorie alla nascita.

Inoltre, vi è un aumento del rischio di parto prematuro e la possibilità di sviluppare il diabete di tipo 2 in futuro per la madre.

Chi è a rischio di diabete gestazionale

Ci sono alcune caratteristiche, fisiche ereditarie, che possono aumentare il rischio di diabete gestazionale.

  • Obesità o sovrappeso: le donne con un indice di massa corporea (BMI) elevato prima della gravidanza hanno un rischio più elevato di sviluppare il diabete gestazionale.
  • Anamnesi familiare di diabete: coloro che hanno parenti di primo grado (madre, padre, fratelli o sorelle) con diabete di tipo 2 hanno un rischio aumentato di sviluppare il diabete gestazionale.
  • Storia di diabete gestazionale: le donne che hanno avuto il diabete gestazionale in una gravidanza precedente hanno un rischio maggiore di svilupparlo anche in gravidanze successive.
  • Storia di intolleranza al glucosio o pre-diabete: future mamme con precedenti risultati di test di tolleranza al glucosio anormali, indicativi di pre-diabete o intolleranza al glucosio, hanno un rischio aumentato di soffrirne.

Come gestire diabete in gravidanza

Come detto in precedenza, se controllato, il diabete gestazionale non dovrebbe causare complicanze alla gravidanza; ecco alcune azioni utili per controllarlo al meglio.

  1. Monitoraggio regolare della glicemia: il controllo dei livelli di zucchero nel sangue è essenziale per assicurarsi che siano mantenuti nei limiti durante la gravidanza. Per questo sarà utile sottoporsi all’esame della curva glicemica anche regolarmente per monitorare i livelli di glucosio.
  2. Alimentazione sana ed equilibrata: è fondamentale ridurre il consumo di carboidrati raffinati e zuccheri semplici, focalizzandosi invece su alimenti ricchi di fibre, proteine magre, frutta, verdura e carboidrati complessi. 
  3. Attività fisica: mantenere un’attività fisica regolare per consumare calorie è benefico sia per la madre che per il bambino. 
  4. Monitoraggio della crescita del feto: durante la gravidanza, sarà importante monitorare la crescita del feto attraverso ecografie e altri esami. Il controllo adeguato dei livelli di zucchero nel sangue aiuterà a ridurre il rischio di complicazioni per il bambino, come il macrosomia (un peso eccessivo alla nascita).

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