11 Ott Emogasanalisi arteriosa: cos’è e quando si deve effettuare
L’emogasanalisi è un esame diagnostico fondamentale che permette di valutare i livelli di gas presenti nel sangue e fornire importanti informazioni sullo stato di salute del paziente.
A differenza del classico esame del sangue, questo esame non viene effettuato estraendo il campione per via venosa, bensì da un’arteria, in punti specifici. Per questo motivo, si parla di emogasanalisi arteriosa.
Cos’è l’emogasanalisi arteriosa?
L’emogasanalisi, nota anche come gasometria arteriosa, è un esame di laboratorio che misura i livelli di ossigeno e anidride carbonica (CO2) nel sangue arterioso, oltre a valutare il pH del sangue stesso. Il campione di sangue viene generalmente prelevato dall’arteria radiale (nel polso) o dall’arteria femorale (nell’inguine), poiché il sangue arterioso contiene informazioni più accurate sulla funzione polmonare e l’equilibrio acido-base rispetto a quello venoso.
Perché si esegue un’emogasanalisi?
Le motivazioni che portano un medico a prescrivere un’analisi del sangue arterioso possono essere legate ad alcune malattie di tipo polmonari e respiratorie, ma anche problematiche legate ai reni (come l’insufficienza renale), al cuore e malattie metaboliche come l’acidosi metabolica.
In generale, viene effettuato in funzione di malattie o complicazioni che alterano l’ossigenazione del sangue.
Attraverso questo esame, il medico vede come si comporta lo scambio di ossigeno e anidride tra il sangue e gli alveoli polmonari, ovvero gli addetti a prelevare l’ossigeno dall’aria inspirata.
L’emogasanalisi serve ai medici per capire qual è l’efficacia dello scambio gassoso sangue/alveoli in un individuo. Detto altrimenti, l’emogasanalisi permette di stabilire la capacità di una persona di ossigenare il sangue e di liberare quest’ultima dall’anidride carbonica.
Cosa misura l’emogasanalisi arteriosa
L’emogasanalisi arteriosa misura quattro parametri principali:
- pressione parziale dell’ossigeno (PaO2), misura la quantità di ossigeno disciolto nel sangue arterioso ed è essenziale per valutare l’efficienza del sistema respiratorio nell’ossigenare il corpo;
- pressione parziale dell’anidride carbonica (PaCO2) riflette la quantità di anidride carbonica presente nel sangue arterioso, evidenziando l’efficienza del sistema respiratorio nell’eliminare il CO2 prodotto dal metabolismo;
- pH sanguigno: il pH è una misura dell’acidità o alcalinità del sangue. Un pH normale nel sangue arterioso è compreso tra 7,35 e 7,45, indicando un equilibrio acido-base adeguato;
- livelli di bicarbonato(HCO3-), il bicarbonato è un importante tampone chimico che mantiene l’equilibrio acido-base del sangue. I livelli di bicarbonato riflettono la capacità del corpo di compensare eventuali squilibri acidi.
Emogasanalisi riporta anche dati riguardanti:
- livelli di sodio, potassio, calcio e cloro, dati misurati soprattutto per pazienti in dialisi, poiché aiutano a capire lo stato di salute del corpo;
- saturazione di ossigeno: deve essere sempre superiori al 95% per un valore normale. Per saturazione viene intesa la misurazione delle molecole di ossigeno legate all’emoglobina.
Quando effettuare un’emogasanalisi?
Questa tipologia di analisi è indicata in varie situazioni cliniche, tra cui:
- malattie polmonari;
- disturbi metabolici;
- pazienti critici (ricoverati in terapia intensiva);
- monitoraggio trattamenti specifici;
- interventi clinici complessi.
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